La neve all’improvviso.

Che poi lo avevano detto che sarebbe arrivata. Eppure ci ha sorpresi. Regalandoci la meraviglia di chi non guarda mai la propria città con gli occhi del silenzio. Avvolta in un bianco surreale che ha reso tutto magico. Parecchio incasinato, perché Roma la neve non la sa gestire. Perché le scuole sono chiuse da due giorni, perché le strade sono ghiacciate e spostarsi diventa difficile. Ma pur sempre magica, perché è neve. Perché tutti i miei amici adulti hanno pubblicato foto della vista dalla loro finestra, increduli. E questa è una magia. Meravigliare un adulto è sempre magia.

Ovviamente io, Bibi e Ciocciobello versione neve siamo scesi per strada e mentre qualche fiocco volava qua e là, lei si è affacciata timidamente a toccare quella distesa di bianco. Mamma cos’è questo rumore? non sentivo niente. Mi sembrava tutto in silenzio… poi ho capito. Senti mamma? Intendeva quel friccichio di quando calpesti la neve fresca. Quello spezzare lo zucchero, camminare sulla magia. Ho sorriso, ringraziando il cielo che esistano i bambini. Ringraziando il cielo che esista lei: perché in quel momento mi ha riportata alla semplicità della neve. E poco importa se si è bloccata la caldaia, se i tubi gelati hanno smesso di portarci l’acqua. Se non si può prendere la macchina e vivere di fretta. Così con calma ho sentito anche io la neve sotto i piedi. Il freddo negli occhi e quell’aria pulita che ti fa sentire bene.