Ciao.
Sei molto piccolo. Ma così piccolo che non riesco a crederci. Il fatto che poi eri dentro di me è sconvolgente. Stavi lì, con le tue manine minuscole a nuotare nella mia pancia. Il mio corpo era tutto il tuo mondo. E ora che sei fuori anche non è che i tuoi orizzonti si siano allargati di tanto. A quanto pare, sembra che senza di me tu non possa fare niente. Intendo letteralmente niente. Non puoi bere, mangiare, lavarti i denti che in realtà ancora non hai. E per fortuna, aggiungerei, perché mangi attaccato a me. Per ora, ma non durerà molto perché non sono fatta per questa storia di allattare. E sai che dirtelo mi fa sentire in colpa. Eppure tu continui a guardarmi con quello sguardo innamorato. Invece il resto del mondo disapprova. Perché dobbiamo tutte essere uguali, tutte volere allattare.
Ma io non ce la faccio più. Perdonami, il fatto è che tua sorella è gelosa, che non dormo da settimane e che davvero non ho più energie. Questo caldo mi sta uccidendo e tu sei nato in questo mese di fuoco. Ma a te sembra che non importi più di tanto. Tu continui a guardarmi con gli occhi grandi. Si vede che sei curioso. Mi sembra che tu voglia stare con me anche se il latte te lo do con il biberon. Mi pare che tu sia felice di strofinarti sulla mia pancia come il cucciolo di un canguro. E anche a me fa bene. Questo pelle a pelle, è una faccenda animale che in qualche modo mi calma il cuore. E il mio cuore è parecchio confuso in questi giorni. Sono felice ma anche spaventata. Ho paura di non essere la madre che vorresti avere. Ho paura di non farcela. Chissà se tornerò in forma come prima. Anche questo mi fa paura e mi sento in colpa. Di tutto, perché ti pare che penso a tornare in forma quando ci sei tu che sei così piccolo? Ma io ci penso. Continua a leggere “Di felicità e paura. E di un nuovo coinquilino nella tua vita.”